Manifesto Ideale

1

NO a qualsiasi forma di materialismo nelle sue variegate forme ed essenze quali il liberalismo, noi affermiamo che solo lo spirito domi la materia e la vivifichi.

2

NO all’idolatria di nessun tipo, sia essa devota al denaro o a qualsiasi forma che ostacoli la crescita e la realizzazione dell’uomo.  Solo la libertà conferita da merito, partecipazione e offerta di sé alla comunità.

3

NO alla mercificazione di qualsiasi cosa. La vita, la morte, la natura siano sacre al di là del credo professato, dell’etnia, della condizione economica e del genere.

4

NO ai diktat della sostituzione degli archetipi che originano i popoli. Ogni popolo mantenga la propria identità spirituale, politica ed economica.

5

SI alla sovranità dei popoli: militare, politica, culturale, economica e spirituale. Ci si riconosca in faccia come parti di un tutto.

6

SI al recupero e alla difesa dei valori e delle virtù che hanno fondato e segnato il destino di Roma e della paideia ellenica. Ne consegua un ricentramento mediterraneo dell’Italia come mediatore di quei popoli con radici profonde toccati dalla civiltà ellenico-romana riconducibile ad un’origine eurasiatica ancora più antica.

7

SI ad una concezione spirituale della vita attraverso il ritorno ad una esistenza più legata alla natura e ai suoi cicli. Formando comunità libere potremo attingere di nuovo al sacro e ai suoi misteri i quali non sono sepolti, ma dimenticati dall’uomo robotico.

8

SI al superamento di ogni forma ideologica, di ogni scientismo e di ogni -ismo. L’ottocento e il novecento siano del passato, ci si protragga al futuro vivendo il proprio tempo e riconoscendo in esso una prosecuzione perenne del fato e dell’archetipo.

9

SI a tipologie di governo verticali e realmente espressive della volontà popolare. Ripristino delle gerarchie naturali su basi meritocratiche, formazione di comunità organiche aventi destino comune

10

SI ad una visione del mondo dottrinaria di concorrenza ai canoni moderni. La fine della modernità apre il cammino a nuovi paradigmi i quali hanno ridestato la connessione con i valori della polis aristocratica.