Revolvere è un foro di discussione, un’agorà di scambio un’accademia di confronto critico. La cultura che proponiamo non rimane chiusa nelle sedi accademiche ma vive nelle strade e nella realtà nella quale siamo immersi. Ecco perché ho ritenuto opportuno in questo spazio raccontarvi una storia accaduta nel Sannio. Una storia come tante ma che come tante mette a rischio la vita di luoghi che potrebbero vivere più dignitosamente, se solo capissero come stringere quel legame tra conoscenza e virtù che conduce alla felicità.
Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca con Decreto n. 1007 del 21.12.2017 ha concesso al Comune di Reino (BN) un finanziamento di €. 4.327.019,76 per la costruzione ex novo dell’edificio scolastico che dovrà ospitare 30 alunni con una spesa pro-capite di circa €. 144.000,00.
La Direzione generale romana per interventi in materia di edilizia scolastica, per la gestione dei fondi strutturali per l’istruzione e per l’innovazione digitale, ha poi accreditato un primo acconto di circa €. 800.000,00 al Comune di Reino.
E’ stato anche ritenuto regolare l’approvazione del progetto che ha come finalità il trasporto a rifiuto di un volume vuoto, definito “aria” per la cifra di 52.000 euro.
Sembrerebbe a prima lettura assurdo e invece la vicenda di Reino di cui ho trattato in articoli precedenti non accenna ad essere risolta né a vincere il muro di omertà che la sta tutelando da lungo tempo, come se fosse naturale oltre che possibile approvare un progetto che ha come finalità il trasporto a rifiuto di un volume vuoto, definito provocatoriamente “aria”. Sì, l’aria è stata prevista di trasportare a rifiuto in un momento in cui con i soldi pubblici si stanno affrontando le spese urgenti ed esose rispetto l’emergenza Covid19.
Indetta la gara d’appalto per la costruzione della nuova struttura scolastica, nel progetto si prevedeva anche la demolizione del vecchio edificio scolastico, la qual cosa non ha nulla di assurdo o anomalo.
Il problema è sorto nel momento in cui, come segnalato dal consigliere comunale di minoranza in data 16.03.2020 al sindaco di Reino e ad altri Enti, il progetto dei lavori di ricostruzione della scuola aveva anche come finalità di caricare e trasportare a rifiuto un volume vuoto, provocatoriamente definito aria con pala meccanica e autocarro e che prevedeva che tale attività potesse essere remunerata con circa €. 52.000,00, prelevando la relativa spesa proprio dai fondi MIUR.
Altro punto cruciale. Chi avrebbe svolto tale mansione? Il prof. Calzone già sindaco di Reino in data 19.03.2020 – la gara ha avuto inizio in data 03.04.2020 – non poteva non sapere che la ditta Tozzi srl ha anche partecipato alla gara di appalto dei lavori in questione e che la stessa ditta ha depositato la contabilità fiscale e finanziaria presso il suo studio commercialista.
Buon senso avrebbe consigliato al prof. Calzone sindaco di Reino di astenersi dall’intervenire nel procedimento con la nota prot. 1380 del 19.03.2020nella quale ha affermato che “se le ditte partecipanti hanno riscontrato di poter fare delle economie sui trasporti a discarica avranno offerto percentuali di ribasso più consistenti che torneranno nelle disponibilità del Ministero come economie di gara”. Il sindaco, il tecnico comunale e la commissione di gara avrebbero potuto e dovuto acquisire un parere, in quanto competenti istituzionalmente, sia dagli uffici del Genio Civile di Benevento che dal Settore Lavori Pubblici della Regione Campania, telefonando ai numeri indicati al pubblico o alla mail osservatorio.appalti@regione.campania.it , per chiedere l’assistenza che in base all’articolo 78, comma 7, lettera e) delle Legge Regionale 3/2007 è svolta per le Amministrazioni e gli Operatori e professionisti del Settore, in merito alla corretta applicazione del prezzario.
Così agendo avrebbero acquisito il parere dei predetti uffici regionali competenti, in merito al trasporto a rifiuto di materiali provenienti da demolizioni di edifici e in breve tempo si sarebbero accorti che sono stati proprio i medesimi uffici regionali a stabilire che “non è corretta la determinazione dei materiali oggetto di trasporto sulla base del volume vuoto per pieno demolito”. Tale determinazione degli uffici regionali militain modo diametralmente opposto a quanto indicato nel computo metrico della scuola di Reino e affidato all’impresa TOZZI srl cliente dello studio commercialista Calzone.
La commissione di gara composta dall’ing. Luigi Fusco da Paupisi (BN), dall’ing. Giuseppe Corbo da Fragneto l’Abate (BN) e dal geom. Cocchiarella da Castelpoto (BN) senza tener conto delle determinazioni degli uffici regionali ha invece aggiudicato il lavoro di costruzione della scuola di Reino con il ribasso del 2% ad un operatore economico in cui è presente l’impresa Tozzi srl la quale sarà anche beneficiario di tale importo di €.52.000,00, frutto di irregolare contabilizzazione. Il commissario geom. Cocchiarella alla richiesta di informazioni sull’appalto dell’aria formulate dal consigliere di minoranza di Castelpoto Marina Simeone invece di affrontare la questione o di rispondere entrando nel merito ha minacciato la consigliera stessa di denuncia, per aver turbato la quiete dei commissari di gara che stavano affidando il trasporto a rifiuto dell’aria.
Intanto la minoranza consiliare di Reino con lettera aperta del 31.07.2020 ha denunciato che l’attività del sindaco di Reino è risultata essere “improntata solo ed esclusivamente a garantire gli interessi di imprese sue amiche e non quelli di tutta la comunità di Reino”
In particolare ha denunciato che “per costruire un indebito arricchimento a favore dell’impesa TOZZI srl cliente della società CONSULTING srl di cui come ho chiarito è socio lo stesso Calzone, il sindaco stesso con la nota del 19.03.2020 ha dettato indirizzi di contenuto diametralmente opposto a quanto indicato dalla Regione Campania. Con la lettera aperta citata ha evidenziato che il sindaco prima dell’inizio della gara di appalto, in data 19.03.2020, doveva e “poteva facilmente disporre la revoca della gara e rinnovarla perché le procedure non erano iniziate ed evitare un danno erariale”. Nonostante l’impegno incessante della opposizione nessuna luce ancora è stata fatta sulla vicenda, la stampa locale è stata probabilmente intimidita e la politica locale di dissenso è stata costretta ad arrendersi dinanzi omertà e indifferenza. Il sindaco di Reino nel mentre continua indisturbato la sua attività e liberamente giudica provocatorie le richieste di risposte e chiarimenti su una vicenda inquietante di spreco di denaro pubblico e malaffare, per la quale le autorità devono intervenire e apportare correttivi necessari. Si deve ricorrere a tanto? Probabilmente si, se nei piccoli centri della nostra sfortunata provincia non si impara ad amministrare con onestà e senso della comunità.