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Hotel Balkan dal falso storico alla truffa ai danni dell’erario di Trieste. Donazione illegittima

28 Luglio 2020

Il Prof . Avv Augusto Sinagra denuncia alla Procura Generale della Corte dei Conti illegittimità del protocollo firmato

di Stefania Grella

Il 13 luglio  c.m  alla presenza del ns  Presidente della Repubblica Sergio Mattarella si è deciso di donare  con “ Protocollo di Intesa”  alla comunità slovena un intero immobile , denominato ex hote  Balkan , sito in via Filzi n.14, del valore di 13 milioni di euro , oggi sede della prestigiosa Scuola di Interpreti e traduttori dell ‘Università di Trieste. Il costo complessivi del  trasferimento della sede della Facoltà è stato stimato all’incirca a complessivi  23 milioni di euro.

Il Prof . Avv Augusto Sinagra che denuncia alla Procura Generale della Corte dei Conti illegittimità del protocollo firmato  nasce  a Catania il 18 agosto 1941, si è laurea in Giurisprudenza a Palermo nel 1962. È stato Magistrato dal 1965 al 1980, lasciando la Magistratura con la qualifica di Consigliere di Corte di Appello. Dal 1971 al 1980 è stato Consigliere giuridico presso il Servizio del Contenzioso Diplomatico del Ministero degli Affari Esteri italiano, partecipando a numerose conferenze e riunioni internazionali in Italia e all’estero. Nel 1967–1968 è stato Ufficiale dell’Aviazione Militare italiana. È stato professore ordinario di Diritto internazionale e Diritto dell’Unione Europea dal 1980, insegnando nelle Università di Roma, Trieste, Genova, Chieti, Palermo. È stato docente stabile presso la Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri, oltre che docente in numerose università straniere in Europa, Medio Oriente e America del Sud. Vive a Roma e svolge attività di avvocato. È rappresentante permanente in Italia della Repubblica Turca di Cipro del Nord. È autore di monografie su diritto e organizzazione internazionale, oltre che di numerosi saggi e articoli apparsi su riviste italiane e straniere. È direttore della Rivista della Cooperazione Giuridica Internazionale, quadrimestrale di diritto e relazioni internazionali.

Professore la donazione fatta dal governo italiano alla Slovenia è un atto giuridicamente  legittimo?

La prima osservazione che va denunciata con forza che nel protocollo d’ intesa del 13 luglio scorso  si parla di restituzione dell’ immobile di  via Filzi n.14  che non è mai appartenuto a nessuna persona giuridica privata o pubblica  italiana o slovena  presente sul territorio italiano o sul territorio  sloveno.

Sul territorio italiano esiste una minoranza slovena che viene rappresentata in dimensioni assolutamente esagerate e strumentali che vuol dire che vengono inclusi anche gli sloveni delle valli del Natisone. Tra l’altro l’On . Renzo De Vidovich ha chiesto  all’ISTAT  un censimento della popolazione di lingua  slovena presenti sul territorio del Friuli  Venezia Giulia  che le è stato negato .

Bisognerebbe parlare per onestà intellettuale e correttezza giuridica di una donazione alla comunità slovena che nel protocollo d’ intesa prevede la costituzione  nella forma giuridica formale di una fondazione a cui intestare l’immobile in oggetto.

Non esiste nessun obbligo giuridico interno italiano né internazionale che faccia carico lo stato italiano in tal senso; questo lo potrà decidere il Parlamento modificando la legge 38/2001 che riguarda i cittadini italiani di espressione linguistica slovena . Nella legge in questione non viene menzionato minimamente l’immobile di via Filzi 14 né quanto meno di restituzione.

Dunque si parla di una decisione politica: Il  governo  italiano  si dovrebbe assumere la responsabilità politica, storica e morale. 

Premesso che non ho nulla contro i cittadini sloveni e croati ne quanto meno contro i loro governi ma ce l’ho contro i governi italiani , non solo contro questo ma contro tutti i governi precedenti ad eccezione di quello di Bettino Craxi che è stato il miglior governo del dopoguerra, di non avere la capacità di reagire contro questi soprusi.

Il “ Protocollo di intesa” non prevede che non si può cedere con atto amministrativo parte del demanio , di beni immobili demaniali , patrimonio disponibile o indisponibile ma che occorre modificare la legge 38/2001 con una proposta normativa che tra l’altro tale espressione giuridica è sbagliata dovendosi trattare di disegno di legge di iniziativa governativa proveniente dal governo. In tal caso il Ministro degli interni , l’On. Luciana Lamorgese dovrebbe presentare al Consiglio dei Ministri un disegno di legge di  modifica della legge 38/2001 , tale modifica permetterebbe allo stato italiano di rinunciare a tale immobile .

Il Parlamento si dovrebbe assumere questa responsabilità discriminatoria nei confronti degli altri cittadini italiani.

Quello che ho fatto è segnalare alla Procura Generale della Corte dei Conti , non essendo ancora in presenza di un fatto causativo di responsabilità erariale dato che la donazione non è ancora avvenuta , ma essendoci un protocollo  d’intesa firmato dal ministro dell’interno di avvertire in prevenzione il  ministro l’On. Luciana Lamorgese di astenersi di rendersi causa di un  fatto provocativo di danno erariale consistente.

Avv. Sinagra la comunità slovena del Friuli Venezia Giulia ebbe a ritenersi risarcita con l’altra donazione quella della costruzione del Teatro Stabile  Sloveno  di via Petronio n. 4 a Trieste realizzato a spese dello stato italiano ?

La prima osservazione cos’è la comunità slovena ?Qual’ è la sua forma giuridica ?E’ un soggetto giuridico che può rivendicare qualcosa? Quali danni ha subito ?

Se parliamo dei territori iugoslavi dell’ex Regno dei Croati , serbi e sloveni oppure dei territori che ebbero a costituire la Repubblica Federativa Socialista Jugoslava allora si dovrebbe parlare in termini risarcitori nei confronti del regio governo iugoslavo del dopo guerra o, nei confronti delle attuali Repubbliche sopravvissute di Slovenia e Croazia . Se invece parliamo degli avvenimenti del 13 luglio 1920 dell’hotel Balkan  che non è mai appartenuto a nessuna persona giuridica privata o pubblica  italiana o slovena  presente sul territorio italiano sul territorio  sloveno  la quale tale cosiddetta comunità aveva solo due stanze a disposizione  al secondo piano dove furono rinvenuti a seguito dell’incendio degli esplosivi e delle armi.

Bisognerebbe parlare degli avvenimenti che hanno portato all’incendio dell’hotel Balkan  a seguito della morte del giovane Giovanni Ninni pugnalato  in Piazza dell’ Unità mentre manifestava a favore degli italiani di Dalmazia e protestava per l’uccisione a Spalato del Comandante Tommaso Gulli ( Medaglia d’oro al valore) e del motorista Aldo Rossi ( Medaglia d ‘Argento ) della regia nave Puglia.

Credo che si possa mettere un punto al di là dei 22 milioni e delle ripartite perdite di bilancio del Teatro Stabile Sloveno ma più tosto bisognerebbe parlare di dignità nazionale.

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  1. Una cessione di tale importanza (Hotel Balkan ) a mio personalissimo avviso, non può e non deve racchiudersi in un provvedimento a caratteristica “Locale” ma deve interessare la linea politica nazionale e dipendere da pareri politici e non solo da convenienze amministrative di questo o di quel amministratore locale. Il rispetto delle minoranze locali (sacrosanto) non deve sovrastare diritti demaniali o interessi politici nazionali. Per questa ragione penso che l’argomento debba passare di mano da locale a nazionale.

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